Creare il nome di un brand: i passi da seguire

Creare il nome di un brand: i passi da seguire

Creare il nome di un nuovo brand è un'attività complessa e delicata, poiché anche da essa dipende il successo del tuo prodotto. Impara i consigli per non fare errori e avere idee efficaci per il tuo nuovo brand.

Come si fa il brand naming?

Per avere la certezza di non sbagliare e creare un nome poco performante, devi chiedere l'opinione del tuo target attraverso un'analisi comportamentale. Tuttavia, prima devi seguire altri passi fondamentali, che vanno dalla definizione di quali concetti ed emozioni deve comunicare il brand, alla fase di brainstorming con il tuo team, fino alla votazione interna al team eseguita con precise regole. 

Dato per scontato che il processo di naming deve portare a un risultato unico, originale, pronunciabile e non offensivo, la creazione di un nome deve sempre prevedere un'analisi di neuromarketing, la quale assicura maggiore efficacia.

Andiamo con ordine: quali sono i 4 passi fondamentali per inventare il nome di un brand che funziona?

Creare e scegliere il nome di un brand: i 4 passi da seguire

  1. Definisci cosa vuoi comunicare.
    Nella prima fase, il team di lavoro deve concordare sugli elementi che il brand deve comunicare e quali emozioni deve suscitare nelle persone. Puoi concentrarti sui punti di forza del prodotto, su ciò che esso permette di ottenere o sui problemi che risolve. Per quanto riguarda le emozioni, prova a immedesimarti nel tuo target e valuta l'impatto di un nome appena ne vieni a conoscenza. Ad esempio, "HappyHome" suscita più gioia rispetto a "Tutto per la Casa", benchè entrambi siano validi per un negozio di casalinghi e articoli per la casa. 

  2. Genera tutte le possibilità.
    In questa fase nessuna idea va scartata. Il momento del brainstorming di gruppo ha una regola che nessuno deve rompere: le proposte non vanno criticate, anche le più assurde. Solo stimolando la creatività e lasciando libertà di espressione si può arrivare a soluzioni curiose che non si erano valutate.

    Due consigli per il brainstorming: puoi aiutarti con un generatore di nomi, come quello di Shopify, per raccogliere nuove idee. Inoltre, per evitare di condizionare i membri del team e di farti distrarre dagli altri, scrivi le parole su dei foglietti di carta, i quali verranno condivisi alla fine del momento creativo. 

  3. Fai una votazione interna. 
    Il brainstorming può portare alla creazione di decine di idee. La prima scrematura dei nomi deve essere effettuata dal team, che fa una lista di tutte le proposte e le mette ai voti. Per ciascun nome ogni membro esprime la propria preferenza (sì o no), così da tenere solo le opzioni che ricevono maggiore apprezzamento. Puoi definire una percentuale minima di voti che la proposta del nome del brand deve ricevere per passare alla fase successiva (ad esempio, se il team è composto da 5 persone, almeno quattro devono gradirlo).

    Nel caso in cui nessun nome riuscisse a superare la prova, torna alla fase precedente e fai un altro brainstorming.

  4. Esegui un'analisi dei nomi sul tuo target.
    Una volta trovate le proposte che la maggior parte del team ha eletto come candidate (massimo 3-4), sottoponile al tuo target e conduci un'analisi comportamentale. Questo tipo di indagine sul target permette di comprendere:
    1. le associazioni spontanee
    2. le emozioni suscitate
    3. l'aspettativa di qualità e di altre variabili
    4. il gradimento
    5. la propensione alla spesa
    6. gli aspetti di memorizzazione

Conoscere questi elementi è fondamentale per costruire un brand efficace, che avvicini le persone, catturi l'attenzione e favorisca le conversioni. Sbagliare anche solo uno degli aspetti significa avere un brand poco performante che può danneggiare i tuoi prodotti e servizi.

Trovare i soggetti in target con la propria attività non è difficile: puoi chiedere alla lista dei tuoi clienti e prospect oppure, se non ne hai una, affidarti a servizi esterni.

Altri consigli per dare il nome a un brand

Un altro consiglio utile per dare il nome a un brand è quello di evitare le sigle, che sono difficili da pronunciare e spesso risultano "fredde" e poco comunicative. Le sigle fanno più fatica ad affermarsi, anche se ci sono dei casi celebri come BMW, IKEA, IBM, GLS (che hanno però una storia aziendale molto lunga).

Inoltre, il nome di un brand deve essere anche facile da ricordare. Per questo motivo, deve essere breve. LEGO, Apple, Sony, Nike hanno poche sillabe e sono facilmente memorizzabili.

Il nome deve essere per forza originale? No, può anche comunicare semplicemente l'attività e il settore merceologico o contenere nomi e cognomi di persone. Mercedes-Benz è, ad esempio, l'unione del nome Mercedes, la figlia di uno dei personaggi storici del marchio, e Benz, il cognome dell'ingegnere tedesco Karl Benz. Nutella contiene "nut", che in inglese significa nocciola. 

Dal brand al neurobranding

Ora che hai imparato i consigli su come trovare il nome del tuo brand puoi leggere l'articolo sul neurobranding, che ti permette di comunicare le giuste emozioni. Aumenta le tue competenze e approfondisci il neurobranding con esempi e casi studio.




Ultimo articolo per NeurExplore scritto da Matteo. Grazie per avermi accompagnato nella lettura dal 2018. 

Pubblicato il: 22/02/2022

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